Intimazione Pagamento

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Uno dei settori in cui opera l’Associazione è quello inerente la disciplina sul “sovraindebitamento”. Obiettivo primario che ci si pone è quello di consentire la più ampia conoscenza, divulgazione ed applicazione della legge 3/2012 “legge sul sovraindebitamento”, meglio nota come legge “salva suicidi”.

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Intimazione di pagamento: cosa è? 

 

L’intimazione di pagamento è un atto giudiziario emesso dal creditore con cui si richiede il pagamento di un debito entro un determinato termine. L’obiettivo dell’intimazione di pagamento è quello di evitare l’avvio di una procedura giudiziaria di recupero del credito, come ad esempio il precetto di pagamento o il ricorso in tribunale.

L’intimazione di pagamento deve contenere tutte le informazioni relative al debito in questione, ad esempio l’importo dovuto, la natura del debito, la data di scadenza e i dati del creditore e del debitore, ed inoltre, essa deve anche  contenere l’avvertimento che, in caso di mancato pagamento entro il termine stabilito, il creditore procederà con l’avvio di una procedura giudiziaria per il recupero del credito.

Il debitore che riceve un intimazione di pagamento ha il diritto di opporsi alla richiesta del creditore, ad esempio se ritiene che il debito in questione non sia dovuto o se vi sono altre irregolarità nella procedura di recupero del credito. 

Definizione del precetto di pagamento

 

Il precetto di pagamento è un atto giudiziario con cui il creditore chiede al giudice di dichiarare l’obbligo del debitore al pagamento di una somma di denaro. Esso costituisce una fase essenziale del procedimento esecutivo e rappresenta l’inizio del percorso che potrebbe portare al pignoramento dei beni del debitore.

 

Il precetto di pagamento viene emesso dal creditore quando il debitore non adempie all’obbligo di pagamento della somma dovuta. Esso contiene l’indicazione del credito vantato, la richiesta di pagamento della somma dovuta, l’avvertimento di voler intraprendere un’azione esecutiva qualora il debitore non provveda al pagamento, l’indicazione delle modalità di pagamento e la firma del creditore o del suo rappresentante.

 

Una volta notificato il precetto di pagamento al debitore, quest’ultimo ha dieci giorni di tempo per opporsi, presentando un ricorso al giudice competente, oppure per provvedere al pagamento dell’importo richiesto. In caso di mancata opposizione o di mancato pagamento entro il termine di dieci giorni, il creditore può richiedere al giudice l’adozione di misure esecutive, come il pignoramento dei beni del debitore.

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